martedì 5 novembre 2013

A spasso con... Yuri Napoli

Yuri Napoli, attore napoletano e protagonista del lungometraggio Vitriol, mi accoglie all’interno della sede di ‘Imprenditori di Sogni’, associazione impegnata nel campo dell’Arte e della Comunicazione. Ci sistemiamo nella grande sala dove si riunisce il gruppo. Una zanzara mi morde la gamba, il suo pungiglione penetra il magliettone e i leggins. Provo a grattarmi di nascosto mentre cerco il foglio con le domande e sistemo il registratore. Si comincia...



Che tipo eri da piccolo? Ti è sempre piaciuto recitare?
Il mio avvicinamento al mondo della recitazione è recente, mentre la creatività mi ha ispirato fin da quando ero piccolo. Ho studiato informatica e il mio sogno era diventare un programmatore, un creatore virtuale.
Questa formazione tecnica mi è tornata utile, ad esempio, per proporre la cultura mediante le nuove tecnologie. Oggi l’arte deve competere con la computer grafica capace di creare veri e propri capolavori, proiettati nelle sale cinematografiche o trasmessi in TV.



Com’è avvenuto il passaggio dalla vita normale al mondo dello spettacolo?
In maniera molto traumatica. Appena ho comunicato la mia scelta in famiglia, tutti sono rimasti perplessi, eccetto mia madre. Attualmente occuparsi di cultura non rappresenta la scelta più semplice. Invece io penso sia una grande opportunità. Oggi chi sceglie di fare l’attore sente una vera e propria vocazione, di conseguenza emerge solo chi è realmente motivato.



Imprenditori di sogni “Imprenditori di Sogni”. Come mai questo nome?
Il nome è stato coniato dalla fondatrice, Claudia Natale. Durante la sua formazione artistica, si è resa conto che gli imprenditori non sempre sono anche esperti nel campo dell’arte e, parallelamente, molti artisti non sono abili a destreggiarsi nel mondo dell’imprenditoria. L’obiettivo, quindi, è creare una figura innovativa, ossia l’artista che si promuove e diventa imprenditore del suo sogno... perciò “Imprenditori di Sogni”.




 
Vitriol
Cosa rappresenta per te il film Vitriol e la cultura esoterica, l’hai solo recitato oppure hai svolto studi approfonditi in merito?
Vitriol innanzitutto rappresenta un’esperienza bellissima. Ho sempre avuto la passione per il cinema. A tredici anni ero un assiduo frequentatore del multisala  “The Space” sito a Fuorigrotta. Dopo dieci anni ricoprire il ruolo di protagonista in un film proiettato in quelle stesse sale, è stata una grossa soddisfazione, un sogno realizzato.
Per quanto riguarda l’esoterismo, mi sono informato ma non posso reputarmi un esperto. Quando si affronta un personaggio è logico documentarsi, ma non credo che un’interpretazione efficace consista soltanto in questo. Il lavoro sul personaggio si svolge rimanendo concentrati, da soli con la propria fantasia. In questo caso, ho applicato la tecnica delle sostituzioni: quello che per il personaggio era importante nel mondo dell’esoterismo, per me, Yuri, lo era in un altro campo. Questo espediente, a mio avviso, ha reso l’interpretazione più efficace perché creava un’emozione genuina in me e, di riflesso, nel personaggio.

 


 Sei superstizioso? Usi rituali particolari prima di entrare in scena?
No, per niente. Non amo la superstizione, anzi mi dà anche fastidio.
  


Eduardo de Filippo


Un autore napoletano di teatro che ti ha particolarmente ispirato.
Può sembrare banale, ma la mia passione per il teatro è nata guardando le videocassette delle commedie di Eduardo de Filippo collezionate da mio padre. 



 
  



James Dean  


Accanto a chi ti piacerebbe recitare?
Mi sarebbe piaciuto recitare con James Dean, un attore che ho sempre ammirato.








Ricetta gnocchi alla sorrentina



Prima della partita: pasta al forno o gnocchi?
Gnocchi!


  





Tre cose di Napoli che porteresti su un’isola deserta.
La maternità di Napoli, la paura di vivere Napoli, e... il cibo!



Mi hai detto che vivi a Roma adesso: confronta la pizza napoletana con quella romana...
Non c’è paragone, io sono ghiottissimo di pizza e soffro molto la lontananza... la pizza di Napoli non ha paragoni!

 


Sfogliatella: riccia o frolla?
Riccia.


Storia della sfogliatella napoletana




Cosa ti piace fare quando non sei a lavoro?
In realtà non lo reputo un vero e proprio lavoro, quindi non smetto mai di pensarci.


 
Una canzone che ti dà la carica.
Ultimamente una canzone che mi motiva è “Te lo leggo negli occhi”, cantata da Battiato.
(http://www.youtube.com/watch?v=7ERgi8awS1w)




 
Sogni ricorrenti? 
Tornare nell’azienda dove lavoravo prima di dedicarmi alla recitazione. Credo che questo sogno sia strettamente connesso con la mia paura di non riuscire a raggiungere i miei obiettivi come attore.


 
Meta preferita per le vacanze.
Capitali europee. Le vacanze servono a dissociarti completamente da quello che fai di solito: conoscere altre culture, altri modi di vivere, penso sia il modo migliore per viaggiare.


 
Blade Runner




Film preferito?
Blade Runner.









Ti piace una ragazza: la chiami tu o aspetti che ti chiami lei?
La chiamo io.



L’intervista è  terminata. Sarebbe stato bello trattenermi di più, ma il match incombente tra Napoli e Catania me lo impedisce.
Mi avvio verso casa e rifletto: questo pomeriggio è stato decisamente produttivo. Ho capito cosa voglio fare nella vita. Napoli, la sua arte, la sua cultura, la Comunicazione Globale sono interessi per me vitali. Quando li trascuro, mi sveglio la notte in preda al panico e agli incubi. Pertanto devo continuare su questa strada. Dove mi condurrà? Beh, vi assicuro che ne sarete informati in tempo reale.
Tanto più che il morso di zanzara è stato assorbito, il Napoli vince 2-1 contro il Catania. la pizza da Alba con cornicione di ricotta é squisita. Nutro il sospetto che gli influssi esoterici di Vitriol comincino a produrre i loro benefici effetti...








1 commento:

  1. Grazie Eva per la tua generosità! In bocca al lupo per tutto!!

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