giovedì 5 dicembre 2013

A spasso con... Tito Faraci


Mi infilo nel Bar Verdi a Salerno dove Tito Faraci presenta il suo secondo romanzo, Death Metal. Sorseggio una cioccolata calda e, al termine della serata, mi avvicino alla sua postazione con un registratore portatile e il Blackberry dove ho annotato le domande. Tito risponde volentieri ai miei quesiti mentre autografa le copie acquistate dai suoi fan.

 



Death Metal



Qual è la differenza tra la stesura della sceneggiatura di un fumetto e quella di un romanzo?
Quando l’autore sceneggia una storia per un fumetto, si imbatte in un tipo di narrazione fredda poiché è parecchio distante dal prodotto finale. Nessuno leggerà ciò che scrive, a parte il disegnatore. Occorre spiegare a lui in maniera rapida ed efficace quali vicende dovrà tramutare in immagini. Il romanzo, invece, è un tipo di scrittura più calda. Lo script è destinato direttamente al lettore, senza filtri. Questo comporta una maggiore immedesimazione e responsabilità da parte dell’autore. Ma di certo il risultato finale è più soddisfacente.




http://www.mydylandog.it/index.asp?p=160&m=3&id=28 




Come mai nel testo si trovano ampie descrizioni dei rumori da impatto?
Con il lavoro di sceneggiatore impari a descrivere ogni singolo gesto. Devi spiegare da dove arriva quel pugno, che rumore fa, quali sono le conseguenze. Ho introdotto questo espediente nel romanzo e ho fatto in modo che si trasformasse in uno stile di scrittura. 













 





A p. 58 scrivi: “Lorenzo pensa anche che un maschio davvero soltanto amico di una ragazza sarebbe un buon soggetto per un film di fantascienza”. Anche tu la pensi in questo modo?
Questa frase ironizza la tendenza, in età adolescenziale, a complicare i rapporti più semplici. Da adulto, scopri che l’amicizia tra un uomo e una donna può essere vissuta serenamente.


Definisci il concetto di “non fidanzato” che appare spesso nel tuo libro. Potrebbe essere aggiunto alla lista delle situazioni sentimentali messa a disposizione da Facebook, tipo “relazione complicata”, “fidanzato ufficialmente”?
Barbara è il personaggio più positivo del romanzo. E’ libera di affrontare la propria sessualità in maniera solare, indipendente. Il suo “non fidanzato” è un ragazzo con cui ha un flirt senza che si senta legata a lui in maniera particolare. Sì, volendo, questa definizione potrebbe essere aggiunta a Facebook.


Botticelli 



L’horror è un genere letterario o è una visione della vita?
Direi che è più un genere letterario. Nella vita di tutti i giorni, invece, riscontro una vena horror, per esempio, nella religione poiché è basata sulla paura di finire all’inferno.






 


 Considerati alcuni escamotage che adoperi nel corso della narrazione come i capitoli 2 e 31 formati da una sola frase, il conto alla rovescia dei capitoli iniziali, l’interazione costante con il lettore... Per caso il sistema semantico della letteratura ti sta stretto?
Credo che ogni capitolo abbia una sua unità, indipendentemente dalla lunghezza. Ho sperimentato questo espediente per testare la reazione dei lettori che, a dire il vero, è stata molto positiva. Però non credo che in futuro lo userò di nuovo. Temo che alla lunga possa risultare stucchevole.


Alcuni personaggi positivi muoiono in maniera brutale. Non ti dispiace che facciano una brutta fine?
Sceneggiare un fumetto è un po’ come giocare a scacchi: i personaggi sono soltanto pedine. Di certo non ti rammarichi se l’alfiere viene mangiato dalla torre. Nel romanzo, invece, quando è arrivato il momento di uccidere un certo personaggio, ho provato un’ingenua fitta al cuore. Mi consolava tuttavia il pensiero che la mia sofferenza sarebbe stata recepita dal lettore. Perciò, in un certo senso, ero contento.


Ti sei lasciato guidare dai personaggi oppure hai sempre avuto il controllo della storia?
Alcuni pensano che uno scrittore lavora bene solo se segue meticolosamente la sua scaletta mentale. Ti posso assicurare che non è così. Io sapevo soltanto da dove partire e il punto in cui dovevo arrivare. Se un personaggio mi portava per mano in una situazione sconosciuta ma interessante lo seguivo, anche a costo di dover riscrivere tutto.


 


Corfù - Sicilia



Il tuo rapporto con Napoli e il Sud.
Ho un ottimo rapporto. Il mio cognome è di origine siciliana e anche nel romanzo c’è un pezzo di sud: i ragazzi della band partono dalla Puglia per giungere nell’Oltrepò pavese il cui paesaggio, che ho descritto in maniera sinistra, in realtà è bellissimo.

 


Otrepò pavese




 
Una canzone che ti dà la carica.
Slayers - Raining blood.


 







Cosa ti piace fare quando non lavori?
Mi piace andare in giro con gli amici a bere qualcosa, ascoltare musica e comprare dischi.


Meta preferita per le vacanze?
Ci sono due posti a cui sono legato: un paesino nell’est della Sardegna dove mi reco ogni anno e la mia casetta in riva al Lago Maggiore dove mi rifugio per rilassarmi e, a volte, per lavorare.



Al termine dell’intervista, chiedo a Tito di firmare la mia copia di Death Metal. Brindiamo al romanzo con un calice di vino bianco. Anche questa è stata una bellissima esperienza. Tito, con il suo romanzo, sia pure involontariamente, mi ha aiutato a scegliere i regali che chiederò per Natale. Spero che sotto l’albero che ci sia una Play Station 4. Assassin’s Creed Black Flag, e, perché no , un volume di Dylan Dog... mi sto felicemente nerdizzando!













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